In cosa consiste una psicoterapia?
Una psicoterapia è un metodo terapeutico fondato sulla parola, attraverso il quale paziente e terapeuta lavorano sinergicamente in direzione dell’obiettivo che può essere:
- la comprensione di un disturbo psicologico con relativo miglioramento delle condizioni quotidiane e future,
- il superamento di un disagio esistenziale,
- il sostegno per uno specifico e delicato momento di vita.
Come si svolge una psicoterapia?
Il percorso di cura viene concordato tra terapeuta e paziente definendone gli obiettivi e le finalità terapeutiche. Gli incontri si articolano sulla base di una cadenza regolare, spesso settimanale.
Questi incontri sono finalizzati alla riduzione del sintomo e alla risoluzione, comprensione di diverse problematiche:
disadattamento sociale, lavorativo, scolastico o relativo a circostanze di vita, vissuti sintomatologici (ad es. disturbo da attacchi di panico, ansia generalizzata, depressione etc.)
Quali sono gli strumenti della psicoterapia?
Nel mio caso, partendo innanzitutto da un ascolto empatico, ci orienteremo attraverso il colloquio e una serie di tecniche nella comprensione e nel riconoscimento di quelle emozioni e condotte, spesso inconsapevolmente inadeguate, da cui emerge il disagio, così da superare la sofferenza e i sintomi ad esso associati, promuovendo le abilità cognitive, emotive e sociali per un benessere globale.
Questo non significa approdare al mito della felicità eterna dove più niente possa perturbare lo stato di quiete raggiunto, ma sostanzialmente e, fondamentalmente, permettere di chiarire la sofferenza, i dubbi e/o il malessere che da un dato tempo si intromettono nella propria serenità attuale. Solo così ci si potrà riappropriare dello scorrere della propria esistenza, liberi da quel senso di limitazione che accompagna ogni situazione di malessere psicologica, e consapevoli delle dinamiche e degli schemi che da un certo momento hanno innescato il malessere attuale, e che nuovamente potrebbero riemergere senza un accurata consapevolezza.
Ciò significa, in definitiva, il consentire alla propria vita di procedere tra alti e bassi, gioie e dolori, sconfitte e successi ma tutto all’insegna di una maggiore consapevolezza di quel che accade, potendo così sperimentare il disagio (che ciascuno di noi sempre sperimenta nel corso della propria esistenza) entro i limiti della tollerabilità, senza che un evento di lieve entità diventi causa di destabilizzazione o di eccessivo sconforto e malessere.
Bisogna tornare a viversi le proprie faccende quotidiane in vista di un futuro sgravato dall’ipoteca delle limitazioni personali che la situazione di dubbio o malessere alimenta.
Questo è l’obiettivo di una sana e onesta psicoterapia!
La promessa che attraverso la psicoterapia si possa pervenire ad uno stato di eterno benessere, è falsa oltre che perniciosa.
La tristezza, la fragilità, così come la stessa ansia sono emozioni che vanno comprese, ma non nel senso di accettarle e rassegnarsi ad esse, quanto piuttosto di comprendere il proprio modo di essere così da non esserne in balia.
Quanto dura una psicoterapia?
Spesso, si pensa alla psicoterapia come ad un procedimento lento e lungo.
Molte volte, questa falsa convinzione diviene uno dei motivi principali a rimandare o peggio ancora, a non sfruttarne i vantaggi.
Possiamo dire che il tempo di cui si necessita, è quello utile per “raddrizzare” la propria vita, liberi dal peso della sofferenza in eccesso.
La durata e l’esito della psicoterapia sono quindi il risultato di un lavoro congiunto e pianificato tra terapeuta e paziente, in cui il terapeuta fornisce al paziente, non tanto la conoscenza di Sè, ma gli strumenti per conoscersi da Sè.
Non quindi una relazione tra maestro e allievo, ma un “patto” tra Chi intende raddrizzare la propria vita e prendersi cura della propria esistenza e Chi ha a cuore l’interesse e la competenza perchè ciò avvenga.