Il Coraggio non è l’assenza di paura
Nel pensiero comune Coraggio da un lato e Paura ed Ansia sono emozioni agli antipodi, opposti che si escludono a vicenda.
Non è affatto vero!
Al contrario, invece, al coraggio si accompagna sempre una quota di paura e di ansia.
Infatti, come potremmo mai sperimentare il coraggio di una certa azione se essa stessa in una certa misura non ci intimorisce o preoccupa?
Spostare l’auto dal garage per chi lo fa tutti i giorni senza timori o ansie non richiede certo alcun coraggio. D’altronde, per colui che ancora poco pratico si appresta a farlo per la prima volta ciò può comportare una certa dose di timore e paura. Ed è solo in questo caso che sarà possibile sperimentare un brivido di coraggio.
Del resto, come potremmo mai avvertire una sensazione di coraggio dinanzi a ciò che non ci suscita paura.
Quello che noi chiamiamo coraggio, altro non è che l’accogliere momentaneamente una paura, un’ansia, il timore di […] senza esserne totalmente ingabbiati. E’ il sostare sull’orlo del limite, riuscendo al contempo a spingersi più in là. Trasformando un’ ansia da limite che ci arresta, in un confine suscettibile di piccoli o grandi riposizionamenti.
Ad esempio, l’ansia di volare, può durante o alla fine del volo, lasciare spazio ad un nuovo posizionamento. Quello che prima era avvertito come un limite, ora non lo è più. Ma è nel mentre l’ansia ci possiede che è possibile riposizionarci.
Giovanni crede che il suo amico Andrea sia una persona coraggiosa in ogni circostanza della vita dato che si lancia col paracadute da un aereo senza paura.
Andrea, invece, ammira Giovanni per il coraggio di amare Claudia senza riserve.
Ognuno dei due intravede così nelle azioni dell’altro una prova del proprio coraggio.
Ma in realtà nessuno dei due in questi contesti si avverte più coraggioso con se stesso: non di certo Andrea, impaziente e desideroso di vibrare nell’aria; e nemmeno Giovanni, felice ogni volta di far ritorno tra le braccia della sua amata.
E’ solo quando attraversiamo ciò che in qualche modo ci intimorisce e ci spaventa che ci apriamo alla possibilità di avvertirci coraggiosi.
C’è da dire poi, che siamo bravi a cogliere il coraggio negli altri ma quasi mai il nostro.
Come mai? Ciò accade perchè in fondo, per ciascuno di noi, il “vero coraggio” non ammette paure. Specie poi le nostre! Senza contare poi, che una volta superato l’ostacolo temuto, la paura svanisce, lasciando il posto alla gioia o magari all’amarezza della paura provata. Come se il coraggio svanisse nel superamento dell’azione stessa.
Il coraggio non è l’assenza di paura!
Il coraggio è figlio delle proprie paure, ed è soltanto a partire da esse che si può determinare un accrescimento del senso di autostima e fiducia.
Il coraggio non è la mancanza di paura.
E’ dalla paura, al contrario, che può generarsi un inaspettato movimento di scoperta!
Quando cerchiamo il coraggio entro di noi, accogliamo la paura che ne è la forza trainante.
Diego Chiariello
psicologo-psicoterapeuta