I disturbi d’ansia possono manifestarsi in un qualunque momento della vita, spesso in corrispondenza di periodi di transizione particolarmente critici o quando ci si trova di fronte a scelte difficili.
Uno o più disturbi d’ansia, non insorgono necessariamente in risposta a stimoli esterni, anche se eventi stressanti o un ambiente complessivamente sfavorevole possono acuirne le manifestazioni.
L’ansia può essere percepita anche in situazioni relativamente tranquille, ad esempio quando si è a casa propria o a cena con amici.
Questa sua caratteristica di imprevedibilità porta spesso a chiedersi:
“Come mai ho l’ansia anche se non ve n’è motivo?
Questo accade perchè l’ansia che si sperimenta in una data situazione potrebbe essere collegata ad essa soltanto in maniera indiretta.
Due cose da sapere sull’ansia:
- quanto più la minaccia è definita tanto più si parla di paura.
Se resta indefinita si parla di ansia.
(ad es. trovarsi davanti un auto in velocità ravvicinata genera paura, in quanto il pericolo è chiaro, concreto, definito.
Invece, trovarsi all’interno dell’autostrada o anticiparsi l’idea di doverla prendere, può generare ansia. In questo caso la minaccia lascia spazio a possibilità [restare intrappolati ad es.] che generano tensione; - Minacce attuali e future:
la paura è legata soltanto a situazioni immediate, a “pericoli in corso”; l’ansia può essere esperita, sia durante le situazioni in corso (ad es. ansia di esecuzione) che per eventi non immediati (ansia anticipatoria o da performance). Inoltre, da un’immediata sensazione di paura, può generarsi un vissuto di ansia (ad es. ” mi spavento perchè avverto improvvisamente il cuore in gola e contestualmente mi anticipo (ansia) la possibilità che possa trattarsi di un infarto).
E’ per questo che l’ansia può manifestarsi anche in situazioni esternamente non pericolose ma che internamente richiamano una minaccia:
come nell’esempio di Nadia (vedi “La storia di Nadia“), la minaccia non era direttamente rappresentata dal suo compagno, quanto piuttosto da ciò che Egli indirettamente richiamava..
Quali sono i sintomi più comuni dell’ansia?
I sintomi generali dell’ansia includono:
- Ipervigilanza
- Incapacità a rilassarsi;
- Apprensione;
- Tensione interna soggettiva;.
- Evitamento di situazioni specifiche o generiche (si riscontrano soprattutto nel disturbo fobico specifico o sociale)
- Senso di paura e di pericolo imminente;
- Paura di morire; Paura di perdere il controllo; Paura di impazzire (si riscontrano soprattutto in presenza di attacchi di panico o crisi d’ansia acute);
I sintomi psicologici dell’ansia che discendono da quelli generali, riguardano:
- Senso di preoccupazione eccessivo
- Senso di allarme generalizzato
- Senso di Irritabilità ed impazienza;
- Difficoltà a concentrarsi e scarsa attenzione;
- Difficoltà della memoria (non dovute ad una condizione organica)
- Disturbi della regolazione del ciclo sonno-veglia.
I sintomi neurovegetativi, ossia quelli più direttamente avvertiti a carico del corpo, possono essere rappresentati da:
- Difficoltà di respirazione;
- Senso di oppressione toracica;
- Fame d’aria (dispnea);
- Respiro accelerato;
- Sensazione del battito cardiaco accelerato o non regolare;
- Sensazione di soffocamento;
- Sensazione di instabilità;
- Sensazione di mancato equilibrio;
- Sensazione di testa leggera;
- Svenimento imminente;
- Difficoltà di deglutizione;
- Sensazione di “nodo in gola”;
- Bocca secca;
- Formicolio in diverse parti del corpo;
- Vampate di calore o di freddo;
- Sudorazione eccessiva;
- Minzione frequente;
- Diarrea.
- Senso di debolezza e stanchezza;
- Tensione muscolare;
- Tremori;
Come posso aiutarti
Da quanto suddetto, l’ansia si presenta sotto diverse manifestazioni. E si presenta come un meccanismo ripetitivo.
Quindi in primo luogo va spezzato il meccanismo ripetitivo dei sintomi d’ansia, al fine di ridurla e gestirla. L’ansia infatti non può e non deve essere eliminata, ma diventare una risorsa utile. La sua funzione, infatti, deve essere quella di agevolarci verso le scelte e gli obiettivi che più ci aggradano, invece che essere una presenza indesiderata che limita la vita di tutti i giorni.
Per far questo però è necessario anzitutto rompere il meccanismo ripetitivo dei sintomi, ed impedire che essa interferisca alla minima sollecitazione nella vita di tutti i giorni, condizionando così la propria serenità, e ogni possibilità di azione presente e futura.
Cosa sono gli attacchi di panico ? Quando si manifestano? E come?