“L’essenziale, adesso, è visibile agli occhi”
Ciascuno di noi si sta confrontando con questo evento collettivo a modo proprio, con il suo stile emotivo, secondo il proprio modo di essere.
E non può che essere così!
Sono tante le emozioni che lo attraversano, e diverse le direzioni che vanno di volta in volta assumendo: personali, familiari, relazionali.. umane.
Lo sfondo comune da cui esse si sollevano è l’ignoto e l’impossibilità ad afferrarlo, controllarlo.
E’ il non-sapere che genera inquietudine, una tensione irrefrenabile, un vissuto di spaesamento che attanaglia.
Non-sapere cosa succede e quando avrà termine.
Notizie che si susseguono restringono l’attenzione e sintonizzano l’animo su un unico canale lungo un tunnel.
Difficile non essere inquieti, più realizzabile invece provare ad essere realisticamente preoccupati.