Comunemente, le relazioni in genere e specie quelle più significative non sempre sono fonte di piacere. E questo non soltanto per i difetti o i pregi ascrivibili agli altri e a ognuno di noi.
Per molte persone, l’Altro, semplicemente nella sua presenza, può essere in-sopportabile. Non se ne sopporta la presenza.
Ma non una presenza qualunque, piuttosto è nella sua intima vicinanza.
Quando si avverte l’Altro come un invasore del proprio spazio inviolabile.
Eppure, la presenza dell’Altro risulta indispensabile per far fronte al vuoto esistenziale che ci attanaglia.
Così, il Sè che non sopporta l’Altro nella sua vicinanza, senza, si ritrova nel vuoto, un vuoto senza l’Altro..appunto tra Sè e Sè.
E lì, può scoprirsi ancora meno a suo agio.