Gravidanza e psicologia: Nascita di una madre

Articolo di cui riporto soltanto una parte, sugli apetti psicologici legati al periodo di gestazione. Quali sono le paure, gli interrogativi, le fantasie che accompagnano una futura madre?

La gravidanza è un periodo particolare sotto tanti punti di vista.
Talvolta non ne sei consapevole neanche tu stessa, spossata da emozioni troppo forti che si affacciano all’improvviso al suono di una musica o all’immagine vista in tv. «Sono gli ormoni» molti ci dicono, ma non solo!

Gravidanza-e-Psicologia-495x300 Gravidanza e psicologia: Nascita di una madre

Identità e immagine di sé
In questo periodo si mette in moto tutto un meccanismo di immaginazione, costruzione e ricostruzione della nostra immagine e identità personale, non solo corporea ma anche prettamente femminile, sociale ed emotiva.
Chi siamo? Ciò che abbiamo costruito in questi anni riguardo a noi stesse, ciò che sappiamo di noi stesse sta iniziando a cambiare via via che il corpo cambia

Interrogativi. Una serie di interrogativi che possono emergere a fasi alterne durante la gravidanza oppure affacciarsi sotto forma di sogni notturni o ad occhi aperti. Inizia a formarsi quello che Daniel N. Stern – psicoanalista specializzato in età evolutiva e autore del famoso libro “Nascita di una madre1 – chiama “assetto materno“, ovvero quella costruzione immaginativa che fa sì che ci si possa immaginare nell’immediato futuro come madri, immaginare il proprio figlio e la propria vita con lui e con il proprio partner.

Fantasie. Queste immagini vengono via via modificate, aggiustate e smontate, mentre si costruiscono fantasie su come sarà il bambino, che carattere e aspetto avrà e come idealmente lo vorremmo.
La gravidanza perciò non è solo un terreno fertile perché cresce una vita dentro di noi, ma anche perché cresce contemporaneamente l’immagine di ciò che si vuole essere in futuro, del bambino che si vorrebbe avere e della vita che si vorrebbe svolgere. Diventa allora un percorso di crescita interiore, di cambiamento e sommovimento cosciente che porta allanascita di una madre.

Dal ruolo di figlia al ruolo di madre
Questo percorso necessariamente ci mette in contatto con quello fatto dalle nostre madri.
In che misura vogliamo seguirlo o distaccarcene?
Saremo in grado di farlo o ripeteremo le loro scelte? Altri interrogativi si affacciano alla nostra mente, ponendoci di fronte al fatto che siamo di fronte all’ignoto, al nuovo e al possibile.

In questo senso la gravidanza è un periodo che può spaventare ma che può essere anche ricca di possibilità e cambiamento.
Allora lo scambio e la condivisione con altre madri o future madri diventa determinante, per affrontare consapevolmente il processo di crescita personale e di identità. Uno scambio e una conoscenza che possono sostenere e guidare le neo mamme in un momento in cui ci si sente a contatto con il misterioso evento della vita.

Articolo completo

 

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Diego Chiariello

Psicologo clinico e Psicoterapeuta, da anni metto al servizio della mia comunità e di quella virtuale, l'esperienza e la passione per la pratica psicologica del benessere della persona.

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