“Come ascoltare”

“Come ascoltare”, è una poesia che in maniera semplice ed immediata illustra “le regole dell’ascolto”, di quello fatto bene, di come a mio avviso dovrebbe essere ogni qual volta si necessita di un ascolto attento e sincero. Un tipo di ascolto che ti fa dire:

“Grazie, mi ha fatto bene parlare con te”.

Una poesia che riassume anche quale disposizione emotiva e atteggiamento mentale mantiene uno psicologo in terapia durante una delle sue fasi più importanti: la fase dell’ascolto. 

“Come Ascoltare”

 Come-ascoltare "Come ascoltare"
 

“Quando ti chiedo di ascoltarmi
e tu cominci a darmi consigli,
non hai fatto ciò che ti ho chiesto.
 
Quando ti chiedo di ascoltarmi
e tu inizi a dirmi perché non dovrei sentirmi in quel modo,
stai calpestando i miei sentimenti.
 
Quando ti chiedo di ascoltarmi
e tu senti che devi fare qualcosa per risolvere il mio problema,
tu mi hai ingannato per quanto strano possa sembrare.
 
Quando tu fai qualcosa per me
che io posso e ho bisogno di fare per me stessa,
tu contribuisci alla mia paura e alla mia debolezza.
 
E allora ti prego di ascoltarmi
e di non fare altro che starmi a sentire.
E se vuoi parlare,
aspetta un minuto che giunga il tuo turno e io ti ascolto”.
 
 
(Irene Whitehill)

 Senza voler togliere poesia al testo, potremmo riassumere dicendo:

  • Non diamo consigli quando non sono richiesti. Farlo durante l’ascolto, poi, significa bloccare la conversazione senza avere tra l’altro un quadro chiaro ed esaustivo.
  • Non si può dire a qualcuno come si deve sentire, “il sentire” è un fatto emotivo, non un atto mentale. Dire a qualcuno che non deve essere triste perchè non ce n’è bisogno è un po’ come dire ad una persona serena che non ha motivi per essere felice.
  • Quando qualcuno ci chiede di essere ascoltato, bisogna ascoltare e basta. Concentrarsi su come si potrebbe aiutare o su cosa si potrebbe o si dovrebbe dire per far sentire meglio, implica che non si sta ascoltando pienamente. Paradossalmente, “stiamo ingannando”il nostro interlocutore. Certo, è naturale che scorrano pensieri ed emozioni e a maggior ragione se ci sentiamo implicati. Il punto però è quello di lasciarli scorrere senza soffermarsi troppo e di riportare subito la focalizzazione sull’ascolto. 
  • E’ naturale volere offrire aiuto alle persone care quando crediamo che queste siano in difficoltà ma stiamo attenti a farlo solo quando ce ne sia davvero bisogno e non quando le difficoltà sono superabili anche senza il  nostro intervento.  I genitori apprendono presto che il loro bambino imparerà a camminare velocemente solo se è lasciato libero di cadere (in un ambiente sgombro da “spigoli”)
  • A volte si ha bisogno semplicemente di essere ascoltati, non perchè si voglia un consiglio e nemmeno per avere la soluzione al proprio problema ma solo per “sentir-si com-presi”.
    “Come ascoltare”, significa tutto questo e, semplicemente, ascoltare e basta.
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Diego Chiariello

Psicologo clinico e Psicoterapeuta, da anni metto al servizio della mia comunità e di quella virtuale, l'esperienza e la passione per la pratica psicologica del benessere della persona.

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